La Porta di Ishtar era una delle otto porte della città interna di Babilonia. Fu costruita intorno al 575 a.C. per ordine del re Nabucodonosor II e dedicata alla dea babilonese Ishtar. È considerata una delle più magnifiche architetture dell'antica Mesopotamia.
Costruzione e Decorazione: La porta era rivestita di mattoni smaltati di colore blu brillante, con immagini di animali come leoni, tori (simbolo di Adad) e draghi (simbolo di Marduk), realizzati in rilievo. Questi animali rappresentavano le principali divinità babilonesi. La porta era parte di un percorso processionale che conduceva al tempio principale della città.
Struttura: La Porta di Ishtar era una doppia porta, composta da due porte separate, con una struttura difensiva imponente. Era alta circa 12 metri e larga 30 metri.
Scoperta e Ricostruzione: I resti della porta furono scoperti a partire dal 1899 durante le spedizioni archeologiche tedesche guidate da Robert Koldewey. I mattoni smaltati furono accuratamente rimossi e trasportati a Berlino, dove una ricostruzione parziale della porta è esposta al Pergamon Museum. Altre sezioni della porta sono conservate in vari musei del mondo.
Significato Culturale: La porta non era solo un ingresso monumentale alla città, ma anche un simbolo del potere e della prosperità di Babilonia sotto il regno di Nabucodonosor II. Le immagini delle divinità servivano a proteggere la città e a sottolineare l'importanza religiosa di Babilonia. Il percorso processionale attraverso la porta era utilizzato durante importanti festività religiose.
Dove vederla: La principale ricostruzione della Porta di Ishtar si trova nel Pergamon%20Museum a Berlino.
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